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Referendum, l’appello “eversivo” del presidente del Senato La Russa: “Farò propaganda perché la gente resti a casa”

Referendum, l’appello “eversivo” del presidente del Senato La Russa: “Farò propaganda perché la gente resti a casa”

La seconda carica dello Stato

Referendum, l’appello “eversivo” del presidente del Senato La Russa: “Farò propaganda perché la gente resti a casa”

L’appello all’astensione dai partiti di maggioranza per il prossimo referendum dell’8 e 9 giugno su lavoro e cittadinanza era arrivato forte e chiaro, provocando già aspre polemiche e critiche dai banchi dell’opposizione ed in particolare dal Partito Democratico, che tramite la segreteria Elly Schlein ha “messo il cappello” sui quesiti proposti dalla Cgil.

Ma che l’invito all’astensione arrivasse anche dalla seconda carica dello Stato è apparso un vulnus ben più grave. Ignazio La Russa, co-fondatore di Fratelli d’Italia, durante l’incontro “Spazio Cultura” in corso venerdì 9 e sabato 10 maggio a Firenze e organizzato FdI, lo ha detto come suo solito senza mezzi termini: “Io continuo a dire che ci penso, però di una cosa sono sicuro: farò propaganda affinché la gente se ne stia a casa”.

La Russa segue così gli appelli chiarissimi del vicepremier e leader di Forza Italia Antonio Tajani, il più diretto nell’esecutivo nella richiesta al proprio elettorato di sabotare il referendum con l’astensione, mentre proprio Fratelli d’Italia, il partito della premier Giorgia Meloni e dello stesso La Russa, fino ad oggi ha espresso posizioni più sfumate sulla questione referendaria.

Ma è proprio il ruolo di La Russa, seconda carica dello Stato che invita apertamente all’astensione, che scatena reazioni furiose. “Non era mai accaduto che la seconda carica dello Stato facesse un appello di questo tipo. Nel giorno tra l’altro in cui piangiamo la morte di Aldo Moro e di Peppino Impastato, due martiri della democrazia. Siamo di fronte a un atteggiamento che non esito a definire eversivo”, è l’accusa che arriva dal capogruppo Pd in commissione Lavoro alla Camera, Arturo Scotto. Dimissioni del presidente del Senato chieste anche dal deputato di AVS Angelo Bonelli e da Riccardo Magi di +Europa.

l'Unità

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